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La sinodalità è una manifestazione della vita matura di una comunità cristiana. Se i membri che la costituiscono - fedeli e pastori - non possiedono una chiara consapevolezza di ciò che è proprio di ciascuno nell'esercizio del ministero, nessuno spazio sarà concesso allo Spirito Santo perché possa plasmarla secondo il suo gusto. Il posto che a Lui compete di diritto sarà occupato o da pastori che si ritengono padroni esclusivi del gregge o da fedeli che considerano sé stessi alla stregua di manovalanza, il cui scopo è dare una mano al proprio pastore perché possa realizzare i «suoi» progetti. Si illude chi pensa che la sinodalità possa diventare prassi abituale in una comunità se - da parte di tutti - non si è compiuto un faticoso percorso di conversione pastorale. L'autore, come dice il titolo del libro, propone alcuni esercizi concreti che consentono di tentare proprio tale percorso di conversione. I cambiamenti culturali e il mutato rapporto con il territorio stanno promuovendo nella Chiesa, grazie alla presenza dello Spirito Santo, un nuovo discernimento comunitario, «che consiste nel vedere la realtà con gli occhi di Dio, nell'ottica dell'unità e della comunione » [Papa Francesco, Udienza generale del 12 giugno 2019]. È dunque urgente coinvolgere l'intero Popolo di Dio nell'impegno di cogliere l'invito dello Spirito, per attuare processi di «ringiovanimento» del volto della Chiesa. Congregazione per il Clero, La conversione pastorale della comunità parrocchiale al servizio della missione evangelizzatrice della Chiesa, n. 10.